lunedì 17 gennaio 2011

4 Capitolo "Gemelli diversi"



Gemelli diversi
Era una … brutta giornata. Perché? Perché quella domenica la mamma aveva deciso di portare con se le sue due figliole e aveva detto loro anche di vestirsi in modo uguale. Era impazzita!. Pensavano le due sorelline, gemelle identiche si ma giammai vestite uguali. I motivi erano tantissimi:
1.      M.1 – Avrebbero attirato l’attenzione di tutta Leonforte. Si dice che il caso dei gemelli sia raro e quindi tutti le avrebbero di sicuro guardate come un fenomeno naturale.
2.      M.2 – La mamma avrebbe iniziato a scambiarle. (E a loro questo non andava affatto!)
3.      M.3 – Sally si sentiva una stupida con tutti quei pizzetti strani e Mindy non si sentiva alla moda.
E a seguirsi un altro oceano di motivi per cui non volevano essere identiche nel vestirsi. Poverine da un lato!.
Ma la mamma,ad un certo punto si arrabbiò e contro la loro volontà le vestì allo stesso modo,lei le trovava carine ma loro non si piacevano assolutamente.
Per strada,le nostre due amiche gemelline si lamentavano come due martiri.
<<Che schifo!>>
<<Non vi preoccupate, state benissime! Siete bellissime!>>
<<Blà!>> fece Sally.
<<Forse per te mamma ma …>>
<<Uffa!! Non voglio sentire più nulla chiaro?!>> gli gridò lei esasperata.
Entrambe si spaventarono un po’. Mai replicare quando la mamma urla così o sono dolori sicuri!.
<<E poi dicono onora il padre e la madre! Ma se non ci rispettano loro per primi perché dovremmo noi?>> borbottò Sally.
<<Eh! Piccole biricchine!! Questo comandamento non vuol dire rispetto ma significa amare!. Non dovete sempre dire che hanno ragione,perché alcune volte anche loro sbagliano,ma dovete amarli e correggerli come fanno loro con voi!!>> gli disse Dellel.
<<Capito?>>
<<Si … anche troppo! Chi ce li ha messi questi secchioni vicini vorrei tanto saperlo!!>> borbottò Sally.
<<Sally! Non ti permetto di dire certe cose!!>> disse Mindy dandole un pugno sul braccio.
Che teatrino carino.
Quando arrivarono la mamma le presentò alle altre due sue amiche. Mentre la mamma faceva salotto con le sue amiche, le nostre amiche andarono in giardino dove finalmente riuscirono a respirare un po’!. A un certo punto Sally scoppiò a strillare come una matta.
<<Ehi! Si può sapere che diamine ti è preso?>> gli chiese Mindy.
<<Che cosa mi prende?! Guarda come ci ha fatto ridurre nostra madre!!!>>
<<Ed io che colpa ne ho?>>
<<Nessuno ti stà incolpando!!!>>
<<Uhm?>>
<<Dai! Anche se siete vestite in modo simile siete lo stesso carine!!!>> gli disse Dellel.
Loro invece gli lanciarono un occhiataccia.
<<Bè ecco …>> balbettò lui.
<<Dai ragazzi quando si è gemelli ci si veste quasi sempre uguali, anche senza accorgersene!!!>> disse Ellel tutto raggiante.
<<I gemelli normali, ma di certo no noi!!!>> lo congelarono loro.
Ma improvvisamente sentirono voci venire dall’altra parte del giardino, allora girarono e trovarono due piccoletti che stavano litigando. Loro si avvicinarono alla strana coppia e li salutarono.
<<Ciao! Come vi chiamate bambini?>>.
I due non contenti di farsi chiamare così risposero scortesemente:
<<Noi non parliamo con gli sconosciuti!!!>>
<<Già!>>
<<A!Capito …>>
<<Bè se non ci parlate non diverranno mai conoscenti,o magari amici …>>
<<Ehi si può sapere dove volete arrivare?!>>
Che schegge!.
Alla fine, si trattennero fino all’ora di pranzo da quella signora, più tardi li raggiunsero anche i mariti e Marco. Dopo di che tutto fù pronto e si sederono tranquilli a mangiare in giardino.
<<Sai che ti sono riusciti bene?>>
<<Si! Sono il nostro orgoglio!!>>
<<E il tuo ragazzo non si è fatto niente male! Quanti anni ha adesso?>>.
<<Dieci ed’è il nostro orgoglio numero uno!!!>> disse il papà mentre batteva il cinque a Marco.
E le tre donne continuarono a chiacchierare come tante ochette.
<<A! Io invece ho avuto un maschio e una femmina …>>
<<Che carini!>>
<<Sono gemelli anche loro?>> chiese Sally.
<<Si anche loro!>>
<<Wow!>> dissero entrambe stupite.
Dopo un po’, il maschietto iniziò a dare calcetti a Sally,che all’inizio non gli fece caso ma dopo glieli iniziò a dare anche lei.
<<Mamma!! Sally mi da calci …>>
<<Sally!!!>> la richiamò la mamma.
<<Da un orecchio mi entra e dall’altro mi esce!!!>>
<<Dai … lasciala stare la bambina!!!>>
<<Già cara!! I bambini sono tutti così …>> e continuarono a mangiare.
Nel pomeriggio,mentre le tre signore parlavano in salotto, i nostri amici stavano in giardino a rilassarsi.
All’improvviso sentirono un pianto di bambina, e quindi andarono a vedere e trovarono la femminuccia che piangeva.
<<Dai! Non devi piangere … hai scordato che dobbiamo vendicarci?>> le diceva il fratellino.
<<No … ma …>> singhiozzava lei.
<<Ti ricordi quando quei due hanno calpestato il nostro onore dicendoci che non siamo veramente gemelli?>>.
<<Si …>>
<<E allora! Dobbiamo vendicarci!!>>
<<Sì ma come?>> mugolò la piccoletta.
<<Renderemo impossibile il rapporto a qualsiasi coppia di gemelli identici!>>
<<Non mi sembra una buona idea!>>
<<Iniziamo intanto con queste due che ci sono capitate per caso fra i piedi!>> e Marco applaudì.
Tutti rimasero silenziosi.
<<E tu che ci fai qua? Non ci stavi mica spiando?>>
<<No …>> gli rispose Marco.
Allora il piccoletto uscì una fionda dalla tasca e gli disse:
<<Prova ad avvicinarti e vedrai come ti concio!>>.
<<Credete che quello che volete combinare vi possa aiutare? Credete che nessuno vi prenderà più in giro?>>
<<Bè …>>
<<Noi …>> ed entrambi scoppiarono a piangere.
<<Non credi di aver esagerato?>>
<<Già!In fondo hanno solo quattro anni!!!>> aggiunge Mindy.
Marco invece fece loro cenno di stare in silenzio e osservare.
Nel frattempo,stava passando di lì, il nostro amico Ian, insieme a Luniah, entrambi stavano facendo fare la passeggiata pomeridiana al cane e alla piccola Clara che dormiva beata nella carrozzina
<<Uhm?Ma quelli non sono quei quattro matti e il loro fratellone figo?>>
<<Si! Sono proprio loro>> disse Luniah.
E allora si avvicinarono allo steccato, infatti era come avevano intuito.
Ian li chiamò con un fischio e gli chiese:
<<Che state combinando ragazzi? Adesso vi mettete a fare piangere i bambini?>>
<<Ian!>>
<<Ehi fratello che ci fai da queste parti?>> gli disse Marco stringendogli la mano.
<<Niente fratello!! Stò semplicemente portando a passeggio il cane e mia sorella!! Voi?>> <<Niente! Nostra madre ci ha trascinati qui dal suo salotto e quindi eccoci qua!>>
<<A! Capito …>> e sbadigliò.
<<E i due nuovi gemellini chi sono?>>
Tutti rimasero a bocca, tutti tranne Marco, come faceva a sapere che quei due nanerottoli erano gemelli anche se erano completamente diversi?.
<<A! Loro sono i figli della proprietaria di questa casa, Fortunato e Fortunata>>
<<Come fate a sapere i nostri nomi?>>
<<Avete i braccialetti con i vostri nomi incisi, sciocchini!>>
<<Così non vale!>> protestarono loro.
Marco e Ian si lanciarono un’occhiata d’intesa, dopo di ciò Marco parlò ai due gemellini:
<<Non dovete prenderla a male se non vi assomigliate! L’unica cosa che realmente conta fra gemelli è il rapporto!!>>
<<Prendetela bene!Non è un male anzi se lo volete sapere sono rarissimi i gemelli diversi!>>
<<Lo sappiamo! Che cosa credete?>>
<<Infatti! I gemelli identici sono più frequenti ma le coppie di sesso diverso non sono accettate come le coppie di gemmelli identici!!!>>
<<Chi ve lo ha detto?>>
<<Nessuno>>
<<Allora avete pensato male!>>
<<Non è vero! Gemelli vuol dire essere identici in tutto e per tutto … quello che non siamo noi!!>> e si rimisero di nuovo a piangere.
<<Non è vero>>
<<Cosa?>> mormorarono i due con gli occhi pieni di lacrime.
<<Vi posso benissimo assicurare che le coppie di gemelli identici non sono completamente uguali, l’unica cosa che le differenzia sono il carattere>>
<<Già! Sono l’uno l’esatto contrario dell’altro!>> confermò Marco.
<<Infatti c’è il tipo pepe e quello che và più a camomilla! Non esiste nessuno uguale a qualcuno di carattere e di mentalità!!>>
<<Dio ci ha fatti diversi apposta per questo!>>.
Loro avendo ascoltato tutto si abbracciarono e si chiesero l’uno all’altro scusa. Marco e Ian batterono il cinque!.
Invece Sally e Mindy erano rimasti con gli occhi sbarrati a chiedersi che cosa fosse successo,Dellel gli rispose con un breve riassuntivo e la giornata continuò come se niente fosse.
Più tardi vennero a sapere che anche loro potevano parlare con i loro angeli, che si chiamavano Argentel e Lucel.

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