domenica 16 gennaio 2011

2 Capitolo "Il peluche speciale"



Il peluche speciale
La domenica, le nostre amiche furono in casa come tutte le sante domeniche a poltrire insieme ai loro amici angeli e a Marco che messaggiava con Giulio, anche se abitava accanto a loro.
Improvvisamente bussò la mamma che dopo dei lunghi giri di parole chiese loro se volevano occuparsi di loro cugino Uby, le nostre gemelline accettarono immediatamente.Gli piaceva occuparsi del loro cuginetto Uby. In realtà si chiamava Ubaldo, ma siccome era piccolino e grazioso come un angioletto lo chiamano semplicemente Uby.
Dopo un po’ suonarono alla porta, Sally e Mindy si precipitarono giù per le scale per aprire ma Marco con un balzo le precedette entrambe e aprì lui la porta, e con un sorriso da canaglia disse loro:
<<Lumache!>>
Ma Sally non gliela lasciò passare liscia e iniziarono a stuzzicarsi. Mindy invece fece gli onori di casa e la zia si complimentò con lei per la praticità dimostrata, poi entrò Uby. Era piccolo, con i capelli biondi e due occhioni azzurri e con se aveva come sempre il peluche preferito, un angioletto riempito di ovatta a cui aveva dato il nome Mariele, preso di sicuro da qualche canzone dello Zecchino D’Oro.
Ma la zia lasciò con loro anche gli altri due figli più grandi, Nino e Giovanni, due gemelli un po’ pestiferi con un anno in più di Marco.
La zia Silvia prima di lasciarli chiese a Mindy se poteva fargli il bagno, dato che a casa non era riuscita a farglielo.
<<Non preoccuparti zia! Lascialo tranquillamente!!>> disse Mindy.
La zia a quel punto potè uscire tranquilla con la sorella, prima di uscire diede al piccolo un dolce bacio.
Rimasti soli, i due fratelloni di Uby gli dissero:
<<Cocco di mamma!!!>> e se ne andarono in salotto a poltrire insieme a Marco.
<<Buffoni!>> sbuffò Sally senza ottenere risposta.
Più tardi, Mindy riuscì a convincerlo a fare il bagno, ma mentre gli faceva lo shampoo, Nino si mise sulla soglia e disse:
<<Ehi Mindy! Dopo me lo fai anche a me il bagnetto?>> lei fece finta di niente.
Invece Sally subito lo sgridò dicendogli di uscire, ma arrivò il gemello ancora più rompiscatole del primo e a quel punto entrò in scena Marco.
<<Ehi ragazzi! Più tosto che guardare il culo alle mie sorelle perché non venite a finire la partita?>>
<<A si!>>
<<Eccoci!>> e lo seguirono a ruota.
Più tardi, mentre erano tranquilli in camera, seduti sul tappeto a giocare, arrivarono quei due guasta festa dei fratelli di Uby che subito gli rapirono il pupazzo fino a farlo piangere.
Sally subito fece a botte con Nino, Giovanni invece glielo fece apposta prendendolo in giro.
A quel punto entrò in scena Marco che riprendè il pupazzo e glielo ridiede, dopo disse ai due:
<<Ehi ragazzi! Adesso basta!!>> e loro ammutolirono di colpo.
Marco invece gli fece gesto di andare fuori, loro senza replicare gli ubbidirono.
Questo non fù ne il primo ne l’ultimo dei problemi che combinarono quei due e tutti i guai li combinavano al povero Uby e al suo pupazzo, che più passava il tempo e più si poteva iniziare a pensare che anch’egli avesse un anima nascosta.
Quando fù sera i sei ragazzi si sederono a guardare un film chiamato “Karla & Jonas” che parlava di due ragazzi in viaggio alla ricerca dei genitori biologici di Jonas.
C’erano momenti in cui Mindy e Giovanni scoppiavano a piangere come due fontane, e anche Dellel piangeva.
Ma durante la notte, mentre tutti dormivano tranquillamente tornarono a casa trafelati i papà, Marco e i due cugini vedendoli preoccupati si preoccuparono anche loro.
<<Papà zio! Che cosa è successo?>>
<<Vi faccio un caffè?>>
<<Si grazie!>> risposero i due uomini molto stanchi che subito si sederono in cucina.
Mentre Marco preparava loro il caffè, Nino e Giovanni li guardavano preoccupati e allora gli chiesero:
<<Che cosa è successo?Avete una brutta cera!>>
<<Già! Dove sono la mamma e la zia?>>.
Loro presero un grosso sospiro e gli spiegarono che al ritorno da Catania fuori città, sull’autostrada c’è stato un grosso incidente stradale. Per fortuna loro ne sono usciti tutti e quattro vivi e sani, al momento la zia e la mamma però sono rimaste in ospedale per dei controlli. Niente di grave.
Nel frattempo si svegliarono Sally e Mindy che stroppicciandosi gli occhi aprirono la porta e chiesero:
<<Che succede quì?>>
<<Dov’è la mamma?>>
Il papà le prese entrambe in braccio e gli disse:
<<Non preoccupatevi! Tornate a dormire … domani mattina vi farò sapere!>> e le accompagnò in camera.
Subito loro si riaddormentano profondamente, Uby nel frattempo dormiva tranquillo nel lettino accanto di Mindy.
La mattina dopo andarono in ospedale dalle due signore. Nino e Giovanni si preoccuparono subito per la madre, ma per fortuna non aveva gravi danni e nemmeno la mamma delle nostre gemelle.
Dopo un po’ la zia chiamò Uby e gli disse:
<<Amore della mamma … sai?Avevo un regalo per te ma nell’incidente è andato perduto! Ti prometto che appena potremo ti ricomprerò quello stesso regalo!>>
<<Cosa? Hai fatto tutta questa strada solo per comprarmi un regalo?>>
<<Si! Certo … volevo vederti sorridere come sempre!>>
Uby un po’ si sentì in colpa per quello che era successo.
Una volta fuori i due gemelli, presi dalla gelosia e anche dalla preoccupazione del momento fecero una cosa che non andava fatta.
<<È tutta colpa tua se la mamma dovrà stare ancora qui!!>>
<<Cosa? Ma che cosa dite ragazzi? Nino … Giovanni …>>
Il piccolo Uby li guardava timoroso e gli occhi in un attimo gli si colmarono di lacrime.
<<Con la scusa di andarti a comprare un regalo ha rischiato la vita … e non solo lei ma anche gli zii e papà!>> continuarono i due.
<<Pensaci bene! Sia Marco che le ragazze sarebbero potuti rimanere orfani e anche noi insieme a loro …>>
<< … e saremmo finiti in un orfanotrofio!>>
<<Non è colpa mia … Perché siete così cattivi?! Vi odio!! Non vi voglio mai più rivedere!!!>> rispose Uby.
E scappò via, lasciando il suo pupazzo a terra.
Una cosa era certa, avevano esagerato!. Che c’entrava Uby con l’incidente?
Ellel e Dellel li avevano osservato silenziosi e già stavano pensando d’intervenire … a modo loro.
Più tardi mentre il dottore rimandava a casa le due signore, lo zio chiese loro dove fosse il piccolo Uby e loro gl’imbrogliarono che era andato in bagno, ma che era una bugia le nostre due amiche lo avevano capito e appena lo zio si girò li tirarono fuori dalla stanzetta e li costrinsero a cantare.
<<Allora dov’è Uby?>> gli chiese Sally.
<<Non lo sappiamo!!>> risposero entrambi.
<<Non è vero! Voi lo sapete!!>> insistè Mindy.
<<Noi non lo sappiamo!!!>>
<<Dai! Vi promettiamo che non diremo niente ai vostri ma almeno ditelo …>>
<<Mindy lasciali perdere!! Sono due femminuccie!!>> sbottò Sally.
<<Giurate?>>
<<Croce sul cuore?>>
<<Ok!>> dissero entrambe facendosi la croce sul cuore.
Loro a quel punto svuotarono il sacco.
Mindy gli voleva già fare una lavata di testa ma Sally gli disse che avevano cose migliori da fare che mettersi con loro. Quindi tutti e cinque si misero alle ricerche del piccolo Uby. Più le ore passavano e più iniziavano a temere il peggio, chiesero aiuto anche là sù fra le nuvole ma niente.
Dopo un po’ iniziò addirittura a piovere,e in quel momento telefonarono dal Cielo.
<<Pronto?>> risposero Ellel e Dellel.
<<Ragazzi abbiamo trovato il vostro piccolo amico!>>
<<Benissimo!>>
<<E dove si trova?>>
<<Ai giardini pubblici, in villa Bonsignore …>>
<<Ok ci andiamo subito!>> e staccarono.
Giunti lì lo iniziarono a cercare, lo trovarono raggomitolato e accanto a lui c’era il nostro amico Ian capitato lì per caso che gli teneva l’ombrello. Subito si stupirono molto.
Marco prendendolo in braccio lo ringraziò.
<<Grazie! Nel posto giusto al momento giusto!!!>>
<<Prego! Lieto di avervi aiutato!!>> e se ne andò agitando la mano.
A casa, dopo averlo asciugato e cambiato lo misero a letto, dove si addormentò con le lacrime che gli scendevano giù per il viso. Mentre chiudevano la porta, comparirono quei due.
<<Come stà?>>
<<Adesso meglio … speriamo che non gli venga la febbre!>>
<<A!Capito …>>
<<Guai a voi se lo disturbate!Siamo state chiare?>>
<<Ok!>> e mentre loro due scendono,i due fratelli invece entrano.
Ma incredibilmente trovarono Ellel e Dellel seduti sulla finestra che guardavano la pioggia cadere. I nostri due “twins angels” (vale a dire angeli gemelli) si erano andati addirittura a cambiare mettendosi pantaloni, giacca e camicia completamente bianchi. Peccato che non c’erano Luniah e Serry!.
I due ragazzini rimasero fermi immobili davanti la porta a guardare quella visione. Ad un certo punto distolsero lo sguardo dalla pioggia e guardarono loro.
<<Ehi che succede?>>
<<Il gatto vi ha forse mangiato la lingua?>>
<<No ma …>>
<<Chi siete voi?>>
Loro non gli risposero,e si sederono nel letto vuoto accanto.
I due ragazzini si stavano iniziando a spaventare, ma gli altri due si decisero a parlare.
<<Non è carino?>>
<<Si come no!>> dissero entrambi guardando dall’altra parte.
<<Sapete? Avere un fratellino non è poi niente male sapete?>>
<<Lo dite voi!>> dissero in coro i sue.
E iniziarono a elencare tutte le volte in cui Uby aveva rovinate situazioni per lui importanti ma Ellel alla fine guardò Dellel che lo guardò a sua volta.
<<Allora se dite di odiarlo perché gli avete riportato il peluche?>>
<<Cosa?!>>
<<Come ve ne siete accorti?>>
Loro non gli risposero e gli sorrisero.
<<Aprite il vostro cuore che non è chiuso come volete far sembrare e vedrete che la risposta vi sarà chiara come l’acqua!!!>>
<<Fatelo … non ve ne pentirete!!!>> e detto questo si alzarono entrambi e scomparvero dietro la porta.
I due ragazzini, rimasero là a riflettere e dopo gli lasciarono il pupazzo là accanto e se ne andarono in salotto per non dare spiegazioni a nessuno. Quella notte ridormirono di nuovo nello stesso modo della notte prima. Mindy dormì insieme a Sally, Ellel e Dellel volevano rimanere a vegliare ma verso le 23.00 di notte piombarono dal sonno. Uby nel mentre sognava che il suo pupazzo si fosse improvvisamente animato e stesse giocando con lui. Ma quando fù il momento di lasciarsi, momento in cui si sarebbe svegliato, Uby non lo voleva lasciare andare, allora il pupazzo gli parlò:
<<Uby! Quando avrai bisogno di me sappi che ti sarò sempre vicino e …>>
<<La conosco questa frase! Dicono tutti così … ma poi è tutta una frottola!!>>
<<Ok! Va bene … dimmi che cosa desideri!>>
<<Uhm … ogni tanto sai,le mie cuginette mi dicono che riescono a parlare con i loro angeli giorno e notte,e quindi se non è troppo vorrei che anche io e te ci potessimo vedere e parlare come loro,fatta eccezione forse per quando sono all’asilo!>>.
L’angioletto assunse di scattò un aria un po’ dubbiosa e Uby gli chiese:
<<Cosa c’è?>>
<<Niente è solo che … vedi i due angeli delle tue cugine hanno quindici anni! Sicuramente avranno avuto un permesso speciale!>>
<<E allora? Non puoi fartelo dare anche tu?>> chiese pietoso lui.
<<Non lo so! Prima si devono avere dieci anni. Io ne ho ancora cinque.>>
<<Quindi non si può fare?>> disse mostrando l’espressione da cagnolino abbandonato.
L’angioletto allora sentendo che il suo era un desiderio molto intenso, decise di accontentarlo.
<<Ok! Vedrò cosa posso fare …>> e accarezzandogli i capelli gli sorrise.
A quel punto il sogno finì, subito Uby si svegliò e si guardò attorno. Ma chi lo sa perché volle riprovarci per dimostrare a se stesso che quella non era un allucinazione e si rimise sotto le coperte, coprendosi fino al collo e si riaddormentò apposta per rivedere il suo amico. In realtà il suo amico era vero, in spirito e ali!.
Quindi Mariele, quando finì con il sogno, si andò a sedere ai piedi del lettino e iniziò a pensare al modo di accontentare il piccolo Uby.
Pensa e ripensa bene
che
l’idea ti viene!
Ad un certo punto la lampadina dell’idea, o meglio dire l’aureola, gli si accese e senza pensarci sù in punta di piedi si avvicinò a quei due gemelli che sotto la finestra dormivano profondamente e come se non bastasse russavano come tromboni. Sembrava che anche se dormissero facessero a gara a chi russava di più!. Mariele notò subito che erano identici come due gocce d’acqua e si ritrovò nel pallone. Quale dei due era Dellel? Quale dei due era Ellel? Così per non commettere errori chiamò entrambi, ma dormivano così profondamente che non lo sentirono.
Di certo non si sarebbe potuto mettere ad alzare la voce a quell’ora, allora gliene venne un'altra delle sue, gli tappò ad entrambi il naso e immediatamente si svegliarono.
Ellel di scatto gli disse:
<<Ehi! Si può sapere che cosa ti passa per la testa?!>>
<<Già!>> aggiunse Dellel.
<<Scusate ragazzi! Ma mi dovete aiutare assolutamente!!!>>
<<Spara!>>
<<Poco fa Uby mi ha chiesto se possiamo vederci sempre e spesso, ma come ben sapete il contratto lo si può fare solo …>>
<<Ehi amico! Cerca di non farla troppo lunga per favore!>>
<<Ellel!>> lo rimproverò Dellel e disse a Mariele di seguirlo.
Mariele lo seguì silenzioso.
Una volta giunti in giardino, uscirono fuori dalla tasca il loro cellulare speciale ma esteticamente uguale ai nostri cellulari terrestri, e chiamarono Stella che subito scese dal cielo.
Fra le mani aveva un rotolo di pergamena, subito glielo mostrò e gli porse la penna.
<<Coraggio firma! Ho fretta al momento!!>>
<<Non devo leggerlo prima?>>
<<Che cosa?>>
<<Il contratto! Mi hanno insegnato che prima di firmare un contratto si deve sempre leggere!!!>>
<<Wow! Il ragazzo è più secchione di te fratellino!!!>> disse Ellel, Dellel lo lasciò perdere.
<<Volete stare zitti? Insomma!>> li rimproverò invece Stella.
Alla fine Mariele firmò alla cieca. Cose brutte non ne sarebbero successe questo è sicuro!. Ellel appena firmò gli fece addirittura un applauso.
<<Bravo!Adesso che hai firmato possiamo tornare in camera?Ho gli occhi che mi si chiudono da soli …>>
<<Già! Su questo non gli dò tolto!!>> aggiunse Dellel.
<<Ok! Grazie Stella!!>>
<<Di niente! Arrivederci!!>>
E mentre lei se ne tornava su in cielo, loro invece rientrarono e si riaddormentarono profondamente. Mariele dopo avergli dato un bacio in fronte si andò a sedere ai piedi del letto dove un po’ si addormentò anche lui.
La mattina dopo, Uby si svegliò per primo, aveva l’aria un po’ dubbiosa sicuramente ci era rimasto male. Ma dopo, come se una strana forza lo chiamasse si avvicinò ai piedi del letto e vide un’aureola galleggiare nel vuoto. Allora saltò per acchiapparla ma non riuscì a prenderla e per di più ruzzolò a terra cadendo di testa. Subito Mariele si svegliò e vedendolo a testa sotto si allarmò.
<<Uby? Stai bene?>>
<<Si … credo!>> e si voltò dal lato giusto.
Uby e Mariele si fermarono a guardarsi.
<<Che c’è?>>
<<Non voglio essere indiscreto ma sei un angelo?>>
<<Si>> e l’altro gli saltò addosso.
<<Che bello! Sei un angelo!! Allora è proprio vero che ognuno di noi ha un angelo!!! È meraviglioso!!!>>
<<Silenzio! Quì c’è gente che dorme!!!>> gli disse Sally semi sveglia.
<<Aspettami un attimino qui!>> disse allora lui.
<<Ok!>> gli rispose lui.
Uby in un attimo andò a tirarle le coperte e le svegliò entrambe, poi gli presentò Mariele e quindi dopo, loro gli presentarono Ellel e Dellel. Dopo un po’ bussarono, erano Nino e Giovanni che a modo loro gli chiesero scusa. Lui all’inizio era furibondo con loro ma a poco a poco si sciolse, e alla fine li perdonò. I due fratelli lo abbracciarono così forte che a un certo punto dovette dir loro che gli mancava l’aria e loro lo lasciarono andare.
<<Ti promettiamo che da oggi in poi saremo dei fratelloni perfetti …>>
<<Come Marco!>>
<<L’importante è che siate voi stessi!!!>> e gli sorrise mostrando una fila di denti bianchi.
Dopo avergli dato un bacio, se ne andarono.Una volta rimasti soli, mentre tutti commentavano l’accaduto, Uby ritentò per riacchiappare l’aureola e sta volta ci riuscì, ma appena l’acchiappò Mariele immediatamente prese la scossa!.
Quando la lasciò, subito Mariele esplose come un vulcano.
<<Non lo devi fare mai più!!! Sono stato chiaro?! Mai, mai più!! Intesi?>>
<<Posso riprovarci?>> chiese lui senza ascoltare.
<<Ti ho appena detto NO!>>
<<Dai!>>
<<Ma sei ottuso? Ti ho detto di no!>>
<<Ok!>> e iniziò ad inseguirlo apposta per riacchiappargli l’aureola.
Mariele correva più veloce che poteva e Uby sembrava che non si stancasse mai di andargli dietro. Ma questa non sarà di sicuro ne la prima nell’ultima volta che Uby e Mariele faranno così, infatti per un periodo continueranno con questa sceneggiata praticamente ogni giorno.

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