domenica 23 gennaio 2011

7 Capitolo "Due gemelle contro la mafia"


Due gemelle contro la mafia
Mafia, chissà quante volte avrete sentito questa parola a scuola, in famiglia, nei film e naturalmente anche al telegiornale. Ma vi siete mai chiesti che cosa sia veramente la mafia?
La mafia è un organizzazione criminale che non rispetta le leggi dello Stato in cui si trova e fa il bullo con chi è più debole senza senso di giustizia. Al contrario di quello che pensano molti sciocchi, la mafia non si trova solo in Italia ma anche in altre parti del mondo come in Grecia, in Russia, in Giappone e in altre parti del mondo. Ma ovunque si trova è pur sempre una cosa completamente negativa che influenzano il mondo politico (la corruzione), il mondo del lavoro (pizzo o minaccie), il mondo dei giovani (spaccio di droghe) e il mondo in generale. E come molti altri argomenti anche lei si è fatta spazio nella Storia, infatti ricorderemo sicuramente Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che persero la vita nel 1992 insieme alle scorte e a molte altre persone morte per mano della mafia.
E questa domanda Che cos’è la mafia? se la propose la nostra cara piccola Sally quando quel giorno un cugino di quarto grado venne ritrovato morto in un pozzo. Al funerale c’erano mezzo paese, ma no perché aveva tanti amici ma solo per il modo in cui era morto.
Durante il funerale sia lei che la sorella chiedevano di continuo come fosse morto questo cugino, allora Marco per farle stare zitte gli tappò le bocche a entrambe e le portò fuori. Una volta fuori ordinò a Ellel e a Dellel di spalancare le ali in modo che nessuno li potesse sentire, in un breve riassunto spiegò alle sorelle come era morto. E Marco spiegò loro che questo cugino lavorava in marina e controllava tutti i carichi navali che arrivavano dall’estero, aveva un senso di onestà e giustizia unico ma a quelli cattivi non andava giù e quindi lo hanno catturato di notte e dopo averlo ucciso lo hanno buttato giù nel pozzo.
Allora le due chiesero al fratellone chi fossero questi cattivi, ma lui rinviò la discussione a più tardi. Mentre i parenti lo salutavano per l’ultima volta, le due bambine stavano sedute sui gradoni della chiesa a riflettere su chi fosse questo cattivo.
A un certo punto lo chiesero sottovoce a Dellel che gli rispose:
<<La mafia!>>
<<E che cos’è?>> chiesero entrambe.
<<Come che cos’è?! Non vi ricordate Il padrino? L’onore e il rispetto?>> gli disse Ellel.
Ma entrambe erano rimaste in silenzio a guardarli.
<<Ellel! Non puoi pretendere che due bambine di a mala pena sei anni sappiano cosa sia la mafia!!>> gli disse Dellel e dopo un sospiro profondo spiegò alle due cos’era questa mafia.
A fine spiegazione Sally, ancora piena di dubbi chiese di voler un approfondimento. Allora una volta a casa Dellel le riferì tutto quello che sapeva sulla mafia, aveva un bagaglio culturale davvero vasto, sapeva tutte le date ed era meglio di un computer.
La conversazione però dovettero rimandarla, perché adesso dovevano andare ad accompagnare insieme ai genitori e a Marco questo loro cugino mai conosciuto.
Quando furono a casa andarono in camera e continuarono la lezione di Dellel. Gli aprì un po’ gli occhi sulle vicende che accadevano fuori mentre loro dormivano.
Ma proprio sul più “bello” l’interuppe Marco che disse loro che i genitori volevano parlargli, allora scesero in cucina e mentre i genitori preparavano la cena gli spiegavano a tutti e tre i pericoli della vita e gli dicevano anche di stare molto attenti alle compagnie che avrebbero frequentato.
Mentre cenavano per fortuna si cambiò discorso e la serata continuò tranquilla.
L’indomani, mentre tornavano da scuola i nostri amici incontrarono Ian che stranamente era nascosto dietro al panificio e spippetava qualcosa. Le nostre due gemelline gli chiesero subito cosa fosse e lui gli rispose senza troppi problemi che era uno spinello, subito Marco e Giulio lo rimproverarono e gli tolsero quel coso dalle mani gettandoglielo nel tombino.
<<Lo sapete quando ho dovuto spendere per quello spinello?!>> gli disse Ian.
<<Lo sappiamo! Ma guarda che queste sono cose letali soprattutto alla tua età!>>
<<Già! E se lo saprebbe tua madre?>> disse scioccamente Giulio.
Ma Marco si affrettò a dargli uno scappelloto e a scusarsi con Ian.
<<Senti Ian, per favore non farlo per me e le mie sorelle ma almeno per Luniah e la tua sorellina! Smetti di fumare questa roba!>> fece un breve silenzio <<Te lo sto chiedendo con il cuore in mano, se ti succederebbe qualcosa a causa di queste cose che fine farebbe Clara?>>
<<Uhm?>>
<<E se le accadrebbe quello che è successo a te? Pensaci ok?>>
<<Ok, ma non ti prometto nulla!>> e se ne andò.
Giulio sentendo quel che è successo a te per fortuna non capì nulla, ma gli altri capirono immediatamente quello a cui aveva accennato Marco.
Una volta a casa e rimaste sole con Ellel e Dellel chiesero se per caso lo spinello di Ian avesse a che fare con la mafia, loro risposero spiacenti si.
<<Allora dobbiamo sconfiggerla!>> disse Sally con una fiamma ardente negli occhi.
<<Si! Hai ragione!!>> aggiunse Mindy.
Sia Ellel che Dellel le guardavano a dir poco sbalorditi.
<<Mindy!>> recitò Sally <<Io e te combatteremo contro tutta la mafia del mondo!!>>
<<Se ci sarai tu con me io ti seguirò in capo al mondo!>> recitò anche Mindy.
Che scena!
<<Che dici? Glielo diciamo che la loro è un impresa titanica?>> gli bisbigliava  scherzando Dellel a Ellel.
Allora tutti e quattro si fecero portare da Marco in biblioteca, per cercare notizie più dettagliate sulla mafia. Marco doveva andarci con Giulio ma alla fine si portò anche quelle sue temibili, ma dolci sorelline. Marco e Giulio ci andavano in bici, Sally invece preferì usare i suoi pattini a rotelle, Mindy poverina non sapendo andare sulla bici montò dietro a Marco.
Quando arrivarono, Marco e Giulio presero dei libri che parlavano di un certo Giulio Cesare e si sederono a leggere, annotando le cose più importanti su un blocchetto. Le nostre gemelline invece vennero guidate dalla bibliotecaria nell’ala in cui avevano i libri per bambine della loro età. Ma Sally si fece subito sentire e con le codine che le vibravano da sole le chiese alla bibliotecaria di consegnargli dei testi che parlassero di mafia, la bibliotecaria glieli consegnò immediatamente ed entrambe si sederono e iniziarono a leggere insieme a Dellel e a Ellel.
Loro appresero poche notizie, anche se c’era molto, e appena Marco e Giulio terminarono tornarono a casa e lì iniziarono entrambe a brontolare. Sia Ellel che Dellel dopo un paio d’ore ne ebbero le tasche piene e colpendo dritto al centro del problema spiegarono a entrambe che la mafia spacciava si droga ma era una scelta se accettare o meno quella sostanza dannosa. Quindi la loro pazza intenzione, nobile ma troppo pericolosa per due bimbe di appena sei anni, fù completamente vietata e non avrebbero cambiato idea neanche se entrambe sarebbero diventate due sante martiri.
Entrambe ci rinunciarono perchè capirono all’istante che il problema non era la Mafia ma bensì Ian che aveva intrapeso una cattiva strada. Allora iniziarono a rimuginare su come fermare Ian tempo.
Dopo un po’ trovarono la soluzione.
Subito infilarono il giubotto e uscirono, andarono dalla prima pasticceria e chiesero alla signorina se poteva dar loro un sacchettino pieno di sigarette di cioccolata, la signorina pazientemente disse loro che non potevano dargliele perché servivano per le torte. Entrambe tentarono diverse volte finchè la signorina fù costretta ad invitarle di uscire.
<<Questa si che si poteva considerare Diavolo vestito da Angelo!>> borbottò Sally una volta fuori.
<<Non è bello dire certe cose a una persona solo perché non fa quello che vuoi tu!>> le disse Dellel.
<<Uffi!>> sbottò Mindy.
Delusi tornarono a casa, fecero quei pochi compiti e dopo aver cenato con i genitori andarono a letto.
L’indomani, all’uscita da scuola si radunarono di nuovo a casa loro, Ian arrivò in ritardo e quindi ne approfittarono per discutere di questo argomento.
Quando gli parlarono dell’idea delle sigarette di cioccolato, Erik disse loro che poteva contribuire e spiegò a tutti che l’indomani lui e la famiglia sarebbero andati a Catania per fare compere sia personali che per il negozio, il padre gestiva un panificio, e quindi poteva vedere se vendevano queste sigarette.
Subito Uby, i gemelli e Mindy lo abbracciarono quasi soffocandolo e dicendogli che era mitico.
Quando arrivarono Ian e Luniah cambiarono discorso e continuò tutto normale.
L’indomani Erik andò a Catania con la famiglia e quando capitò di ritrovarsi al negozio in cui il padre comprava i prodotti per il panificio andò alla ricerca delle sigarette di cioccolata e fortunatamente le trovò, le comprò con i soldi della paghetta e li portò a casa delle gemelle il giorno dopo. Lì le confezionarono con della carta regalo e quando arrivò Ian gliele regalarono.
Ian le accettò con un largo sorriso luminoso ma subito dopo li congelò dicendo loro che aveva capito subito perché gli avessero fatto un regalo simile. Stava quasi per dir loro il perché si stesse drogando quando invece cambiò discorso e lui, Uby e i gemelli si misero a mangiare quelle leccornie.
Mentre loro giocavano e guardavano la TV, Luniah si sfogava con Dellel in cucina.
Più tardi mentre le nostre amiche si mettevano a letto, Dellel riferiva a Ellel perché Ian avesse preso a drogarsi. Il padre aveva iniziato a portarlo addirittura a dei riti satanici e a delle serate scambiste e lui per non pensare nel tempo libero a queste cose aveva iniziato a farsi gli spinelli.
<<Ma non si può fare proprio niente?>> chiese a un certo punto Sally.
In quel momento aveva gli occhi lucidi quasi pronti a piangere, allora Dellel la prese in braccio e le spiegò che le persone per scaricare lo stress o per provare piacere facevano tante cose tra cui alcune negative, tipo: drogarsi; fumare; bucarsi o addirittura avere un rapporto sessuale senza essere attratti. Ma c’erano le persone che per scaricare lo stress dell’interminabile routine: pregava; leggeva un libro; un giornale oppure un fumetto; c’era chi praticava uno sport ma queste erano cose tutte positive.
Entrambi si guardarono a lungo in silenzio e dopo si abbracciarono.
Ma il giorno seguente Sally e la sorella ripresero a cercare una soluzione. A un certo punto  chiesero ai loro amici se potevano chiedere un miracolo per Ian, subito i due angeli gli spiegarono che un miracolo non era una cosa da prendere così alla leggera e quindi per far si che il miracolo si averi doveva essere chiesto con il Cuore, cosa che sinceramente non stavano facendo. I due, essendo Angeli, capivano quando un desiderio era chiesto con il Cuore e quando invece no e loro in quel momento stavano chiedendo il miracolo solo per farsi importanti agli occhi di Ian. E ciò non era bello!.
Entrambe dopo quella loro lunga spiegazione si sederono e iniziarono a pensarci seriamente a cio che gli avevano detto Ellel e Dellel con sosì insolita serietà. Dopo un po’ capirono e chiesero scusa a voce alta senza neanche sapere loro a chi.
Quella stessa sera, al nostro povero Ian accade una cosa terribile! No che fosse la prima volta.
L’indomani pomeriggio, Ian arrivò al club con un occhio nero e gonfio. Sally e gli altri gli chiesero subito cosa gli fosse successo Ian disse loro che per sbaglio era inciampato e aveva sbattuto contro la maniglia della porta. Tutti lo capirono subito che quello con era frutto di un incidente ma di una violenza, Dellel allora gli diede un occhiata e gli chiese se gli facesse male e Ian rispose che solo se lo toccava gli doleva. Allora Dellel andò a prendere una pomata che teneva dentro la letto-nuvola, tutti i protetti quando vedevano uno degli Angeli uscire dalla letto-nuvola un qualsiasi oggetto subito si mettevano attenti.
Dellel aprì il tubetto di pomata e ne fece uscire un po’, gli fece chiudere l’occhio pestato e gliel spalmò sulla palpebra e dove era nero. La pomata era una stostanza gellinosa trasparente con tantissima polvere di stelle in mezzo, ma era una medicina che possedevano solo gli Angeli.
<<Con questa dovrebbe calmarti del tutto il dolore, se gliela mettiamo ogni giorno ti passerà presto! Ok?>>
<<Ok!>> disse lui.
Più tardi mentre giocavano, suonarono alla porta, Marco andò ad aprire e si trovò davanti due tipacci che subito chiesero dei loro genitori.  Marco riferì loro che erano ancora a lavoro ma i due entrarono prepotenti in casa e si sederono in salotto.
<<Scusaci marmocchio, ma se non ti spiace aspetteremo qui i vostri genitori!>>
<<Sareste stati più educati se avreste aspettato fuori!!>> gli rispose immediatamente Sally.
Subito Marco e Ian le tapparono la bocca e la portarono in cucina, lì spiegarono a lei,a Esmi e a Mindy che quei due erano mafiosi e quindi dovevano stare attenti a quello che facevano e no rispondergli come aveva fatto Sally in quegli ultimi cinque minuti.
Ad uno ad uno tutti tornarono a casa, silenziosi scapparono via con il rimpianto che li tormentava, quello di voler chiamare i carabinieri ma Marco si era ben raccomandato di non chiamare nessuno.
Le nostre amiche invece che fin a qualche ora fà si erano montate credendosi capaci di chi lo sa che, adesso stavano appiccicate a Marco che ovviamente le teneva strette a se e le incoraggiava a resistere.
Quando i genitori tornarono, subito la madre si chinò e abbracciò Marco e le sorelle che scoppiarono subito a piangere per lo spavento vissuto. Il padre invece parlò con i due dopo un po’ se ne andarono e la famiglia si strinse in un abbraccio. Dopo aver mangiato qual cosina così alla svelta, andarono a dormire. Ma dopo un po’ Mindy chiese a Sally se fosse sveglia, lei rispose di no e allora la raggiunse nel suo letto e iniziarono a parlare di quegli attimi in cui senza capire nulla avevano provato una paura terribile ed erano finite fra le braccia di Marco per poi scoppiare a piangere appena la madre tornò a casa. Ad un certo punto ricomparirono i loro amici Angeli che subito gli dissero:
<<Visto?>>
<<Volevate andare a sconfiggere la mafia e ve la siete fatta sotto per due uomini che erano venuti solo per rendere dei soldi a vostro padre!>>
Entrambe provarono all’istante un grande senso di vergogna.
<<È come con i videogiochi!>> disse Ellel <<Se si vuole arrivare all’ultimo livello prima bisogna superare gli ostacoli dei livelli precedenti! Non esiste un solo gioco in cui si arriva subito all’ultimo livello!!>>
<<Ancora siete piccole, e per quanto vi viene difficile accettarlo avete ancora molta paura addirittura di cose di cui non siete nemmeno sicure che esistano quindi scordatevi assolutamente di voler affrontare la mafia!!>>
Avevano appena imparata la lezione.

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